TORSELLI: “POTEVA ESSERE UNA STRAGE”; SCATARZI (CASAGGì): “UNA CERTA SINISTRA UTILIZZA IL 25 APRILE PER DIFFONDERE ODIO”. APPELLO DEI MILITANTI ALLE ISTITUZIONI ED AI VERTICI DEL PARTITO: “NON LASCIATECI SOLI”. LA SOLIDARIETA' DEL SINDACO RENZI E DELLA GIUNTA COMUNALE.
Questa mattina, di fronte a Casaggì (il Centro Sociale di Destra, in Via Maruffi 3, che ospita anche la sede della Giovane Italia, movimento giovanile del PdL e gli uffici dei consiglieri comunali e circoscrizionali che la struttura ha eletto nelle liste del PdL) sono stati rinvenuti da alcuni militanti diversi litri di benzina, i quali avevano già imbevuto parte dell’ingresso, le scalette antistanti l’edificio e gli stipiti del portone d’accesso. Sul luogo è intervenutala Polizia che ha aperto le indagini per capire anche i motivi per cui l’attentato non sia stato portato a termine.
“Poteva essere una strage, – racconta Francesco Torselli, consigliere comunale del PdL e dirigente nazionale della Giovane Italia – anche alla luce del fatto che all’interno vi erano alcuni ragazzi che erano rimasti a dormire”.
“Non è la prima volta che Casaggì subisce questo tipo di attentati; – continua l’esponente del centrodestra e riferimento nelle istituzioni della struttura – già nel giugno del 2007 un incendio distrusse il portone e rischiò di propagarsi all’interno dell’intero edificio”.
“In questi ultimi giorni – spiega ancora Torselli – stiamo assistendo ad una preoccupante escalation di violenza, iniziata con l’assalto alla Consulta Provinciale degli studenti e le seguenti aggressioni patite dai nostri militanti in alcune scuole fiorentine; occorre al più presto un intervento congiunto di tutte le istituzioni affinché non si superi quel punto di non ritorno che, spero, nessuno voglia raggiungere”.
“A tal proposito – sottolinea il consigliere comunale del PdL – un sentito ringraziamento va al Sindaco di Firenze Matteo Renzi ed all’assessore Massimo Mattei che, a nome dello stesso sindaco e della giunta si è recato personalmente in Via Maruffi per esprimere la propria solidarietà ai ragazzi di Casaggì”.
Per Marco Scatarzi, responsabile di Casaggì, questo “è il risultato dell’esasperazione del clima d’odio montato da una certa sinistra in occasione di ogni 25 Aprile”.
“Apprezziamo la solidarietà dell’assessore Mattei e del Sindaco Matteo Renzi – prosegue Scatarzi – attendiamo che tutte le forze politiche oggi impegnate a parlare di libertà e democrazia, facciano altrettanto isolando chi compie questi gesti”.
I militanti della Giovane Italia e di Casaggì, la maggior parte di età compresa tra 15 e 20 anni, rivolgono un appello a tutte le istituzioni, a tutte le forze democratiche e soprattutto ai vertici locali e nazionali del Popolo della Libertà affinchè “questo clima di odio che oggi ci vede nell’occhio del mirino, non si trasformi in futuro in una vera e propria guerra per bande; il partito che noi supportiamo, e per il quale ci facciamo anche aggredire nelle scuole e nelle università, dimostri coi fatti di esserci vicino e di tutelarci nelle sedi istituzionali e sul territorio”.
Sul 25 Aprile tornano Torselli e Scatarzi ai quali si aggiungono Alessandro Draghi, consigliere circoscrizionale del PdL al Quartiere 2, Giacomo Giacintucci e Gabriele Bagnoli, dirigenti giovanili e rispettivamente consiglieri comunali a Scandicci e Impruneta: “purtroppo, nonostante i 65 anni dalla fine della guerra civile, esistono ancora, per volere esplicito di qualcuno, due tipi di 25 Aprile: da una parte chi continua a celebrare la festa dell’odio e delle divisioni e dall’altra, chi come noi, riserva un sentimento di umana pietà a tutti i caduti di quella terribile stagione, non dimenticando chi combatteva dalla parte sconfitta, nel nome di quella pacificazione nazionale che il nostro paese ancora non ha conosciuto”.
Questa mattina, di fronte a Casaggì (il Centro Sociale di Destra, in Via Maruffi 3, che ospita anche la sede della Giovane Italia, movimento giovanile del PdL e gli uffici dei consiglieri comunali e circoscrizionali che la struttura ha eletto nelle liste del PdL) sono stati rinvenuti da alcuni militanti diversi litri di benzina, i quali avevano già imbevuto parte dell’ingresso, le scalette antistanti l’edificio e gli stipiti del portone d’accesso. Sul luogo è intervenuta
“Poteva essere una strage, – racconta Francesco Torselli, consigliere comunale del PdL e dirigente nazionale della Giovane Italia – anche alla luce del fatto che all’interno vi erano alcuni ragazzi che erano rimasti a dormire”.
“Non è la prima volta che Casaggì subisce questo tipo di attentati; – continua l’esponente del centrodestra e riferimento nelle istituzioni della struttura – già nel giugno del 2007 un incendio distrusse il portone e rischiò di propagarsi all’interno dell’intero edificio”.
“In questi ultimi giorni – spiega ancora Torselli – stiamo assistendo ad una preoccupante escalation di violenza, iniziata con l’assalto alla Consulta Provinciale degli studenti e le seguenti aggressioni patite dai nostri militanti in alcune scuole fiorentine; occorre al più presto un intervento congiunto di tutte le istituzioni affinché non si superi quel punto di non ritorno che, spero, nessuno voglia raggiungere”.
“A tal proposito – sottolinea il consigliere comunale del PdL – un sentito ringraziamento va al Sindaco di Firenze Matteo Renzi ed all’assessore Massimo Mattei che, a nome dello stesso sindaco e della giunta si è recato personalmente in Via Maruffi per esprimere la propria solidarietà ai ragazzi di Casaggì”.
Per Marco Scatarzi, responsabile di Casaggì, questo “è il risultato dell’esasperazione del clima d’odio montato da una certa sinistra in occasione di ogni 25 Aprile”.
“Apprezziamo la solidarietà dell’assessore Mattei e del Sindaco Matteo Renzi – prosegue Scatarzi – attendiamo che tutte le forze politiche oggi impegnate a parlare di libertà e democrazia, facciano altrettanto isolando chi compie questi gesti”.
I militanti della Giovane Italia e di Casaggì, la maggior parte di età compresa tra 15 e 20 anni, rivolgono un appello a tutte le istituzioni, a tutte le forze democratiche e soprattutto ai vertici locali e nazionali del Popolo della Libertà affinchè “questo clima di odio che oggi ci vede nell’occhio del mirino, non si trasformi in futuro in una vera e propria guerra per bande; il partito che noi supportiamo, e per il quale ci facciamo anche aggredire nelle scuole e nelle università, dimostri coi fatti di esserci vicino e di tutelarci nelle sedi istituzionali e sul territorio”.
Sul 25 Aprile tornano Torselli e Scatarzi ai quali si aggiungono Alessandro Draghi, consigliere circoscrizionale del PdL al Quartiere 2, Giacomo Giacintucci e Gabriele Bagnoli, dirigenti giovanili e rispettivamente consiglieri comunali a Scandicci e Impruneta: “purtroppo, nonostante i 65 anni dalla fine della guerra civile, esistono ancora, per volere esplicito di qualcuno, due tipi di 25 Aprile: da una parte chi continua a celebrare la festa dell’odio e delle divisioni e dall’altra, chi come noi, riserva un sentimento di umana pietà a tutti i caduti di quella terribile stagione, non dimenticando chi combatteva dalla parte sconfitta, nel nome di quella pacificazione nazionale che il nostro paese ancora non ha conosciuto”.
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