venerdì 8 ottobre 2010

FIRENZE: SCONTRI AL CORTEO. I NOSTRI RAGAZZI SI SONO DIFESI.

FIRENZE: TENSIONI AL CORTEO STUDENTESCO. LA MANIFESTAZIONE DELLA SINISTRA RADICALE INCONTRA UN GRUPPETTO DI RAGAZZI VICINI A CASAGGì E PARTE LA “CACCIA AL FASCISTA”. I RAGAZZI DI DESTRA, ATTACCATI, SI SONO DIFESI.

“Questa mattina, durante il corteo anti-Gelmini organizzato dalla sinistra radicale, si sono verificate delle scaramucce, prontamente riportate dalle agenzie di stampa con enfasi e accento. Lungo il tragitto, per la precisione nei pressi di via Cavour, il corteo avvista un gruppetto di ragazzi, che sta camminando in direzione opposta sul marciapiede. Niente di strano, se non fosse che nel gruppetto figurano alcuni ragazzi vicini al nostro centro sociale di destra e attivi nelle fila di Azione Giovani - Giovane Italia”.

“Nel giro di pochi istanti il corteo si ferma e molti attivisti della sinistra radicale, a volto coperto, cercano con ogni mezzo di aggredire i ragazzi. Dai megafoni partono gli ordini di scuderia, che incitano i manifestanti a scagliarsi contro di loro. Ne nasce una colluttazione, nella quale i ragazzi cercano di difendersi come possono, prima che la rissa venga sedata e il corteo riparta”.

“Non è nostra intenzione fare del vittimismo o gridare allo scandalo: siamo militanti di una struttura che appartiene alla destra sociale e identitaria, consapevoli di agire in un territorio difficile, dove certi atteggiamenti sono assolutamente prevedibili”.

“Tuttavia, agli organizzatori del corteo – che ben conosciamo – chiediamo di smetterla di etichettare le manifestazioni di parte come momenti di partecipazione studentesca aperta a tutti. Non è mai stato così e oggi ne abbiamo avuto la controprova: basta che un militante di destra si trovi a camminare nella stessa strada, per essere aggredito”.

“Non siamo nuovi a episodi simili, sempre conditi di una vigliaccheria senza precedenti: centinaia di persone che si scagliano addosso a pochi ragazzi, volti coperti, inni all’odio, istigazioni senza senso. Il tutto accanto ai tanti professori che partecipavano al corteo, gli stessi che domattina saranno dietro ad una cattedra ad insegnarci come stare al mondo”.

“L’episodio di oggi non muta di una virgola il nostro impegno militante nelle scuole, che sarà incentivato nei prossimi giorni, in barba a contestazioni, scioperi e girotondi in piazza. Il mondo studentesco della destra identitaria che fa capo a Casaggì Firenze è una realtà che conta diverse centinaia di aderenti e che non può essere messa a tacere da niente e da nessuno”.