martedì 29 maggio 2012

GABRIELE ADINOLFI A CASAGGì: EUROPA TRA INCUBO E DESTINO...



“Europa: tra incubo e destino”. E’ il titolo dell’incontro che si terrà a Casaggì e che coinvolgerà il “Centro Studi Polaris”, con la presenza di Gabriele Adinolfi. Un titolo che ci riporta alla realtà con la dolorosa constatazione di una crisi economica che affligge il continente. Una crisi che ha colpito duramente la Grecia, ma che colpirà ancora se si affiderà la sua risoluzione a quegli stessi poteri che hanno contribuito a crearla. Il ruolo dei poteri forti e del sistema bancario, il nostro debito pubblico, imprese e lavoro, crescita e signoraggio: ne parleremo insieme venerdì 15 giugno alle 21. Saranno suggerite le misure per combattere la crisi, richiamando anche il destino della nostra Europa, certamente altro rispetto all’attuale.

VENERDì 15 GIUGNO ORE 21 
EUROPA: TRA INCUBO E DESTINO
con Gabriele Adinolfi
DALLE 19 APERITIVO E CENA PER TUTTI
CASAGGì FIRENZE - VIA FRUSA 37

domenica 27 maggio 2012

SKOLL A CASAGGì E UN BRIVIDO LUNGO LA SCHIENA...



Skoll, a Casaggì, è sempre il benvenuto. Aveva suonato, a casa nostra, lo scorso 28 novembre, con una serata magnifica che aveva letteralmente entusiasmato il pubblico. Sei mesi dopo ha replicato, presentando il suo "Questo mondo non basta. Uomini ed eroi", un bellissimo libro che abbiamo gustato tra musica e parole, tutto dedicato ai grandi temi e ai grandi personaggi che hanno animato e animano il nostro percorso di lotta e di identità. Un libro atteso, che ha riempito all'inverosimile i nostri locali e ha trascinato il pubblico, giovanissimo, per tutta la serata.  

Chi scrive fa politica da anni e di libri, di concerti e di serate ne ha viste scorrere tante. Ognuna ha lasciato qualcosa, ma poche hanno saputo trasmettere un bagaglio di emozioni e di idee capace di far da cornice a quella scelta di vita ormai compiuta e irreversibile. Questa è una delle poche che ha colpito al cuore.

Quando Skoll parla di certi temi e usa certe parole si può sentire un brivido scorrere lungo la schiena: è la testimonianza del sacrificio di Yukio Mishima, la goccia di sudore che accompagna un combattimento di kendo, l'eroica semplicità dei ragazzi del Piave con la grappa buona e i baffi all'insù, è il sacrifico e il valore sulla sabbia di El Alamein o il sorriso di Sergio Ramelli. 

Sono i tanti attimi meravigliosi che abbiamo trascorso assieme, le mille battaglie combattute spalla a spalla, le notti in bianco, le botte date e prese, i tanti piccoli e silenziosi gesti che condiscono la nostra quotidianità e danno un senso a tutto. Siamo noi, stretti e abbracciati sotto al palco, mentre cantiamo a squarciagola la nostra rabbia e il nostro amore.

E allora, quando succedono queste cose, conta solo essere lì, a scolpire nella mente e nell'anima l'istantanea di un momento che non dimenticherai, perchè è tuo e di altre mille persone che contribuiscono a renderlo unico. E' la Comunità, una cosa che non si può spiegare con le parole, perchè occorre viverla e sentirsela addosso. 

domenica 13 maggio 2012

SKOLL A CASAGGì: MUSICA, PAROLE E FESTA DEI RIBELLI!




Sabato 26 maggio il Movimento Studentesco Nazionale e Casaggì faranno festa, dopo un anno politico frenetico e ricco di eventi, di novità e di soddisfazioni. Farà festa con la musica, con la voglia di Comunità e di allegria, con i tanti calici che si alzeranno al cielo e con le Idee, quelle di sempre e che non mancano mai. La festa dei ribelli.

L'ospite, come sempre atteso, sarà Skoll. Andrà in scena la presentazione di "Questo mondo non basta. Uomini ed eroi", il suo libro fresco di stampa, che presenterà con uno spettacolo imperdibile  in versi, musica e parole. Un concerto sui generis, ricco di spunti e di percorsi, oltre che di note e di suoni. 

"Questo mondo non basta. Uomini ed eroi", secondo la descrizione che ne dà l'editore, è un collage di storie di uomini, donne, eroi. Storie fatte di sacrifici, imprese, Ideali e Valori. Storie che Federico “Skoll” Goglio racconta prendendo spunto dai versi di alcuni suoi brani. 


Leggeremo, tra gli altri, del Comandante Massud, di Brigitte Bardot, di Evita, degli Uomini di El Alamein, di Mishima. Forse, sfogliando il libro, a qualcuno verrà anche spontaneo canticchiare e riascoltare le canzoni che, lungo un percorso artistico di più di dieci anni, Skoll ha portato in giro per i palchi di tutta Italia e non solo. Queste pagine sono una sintesi di parole e musica. Vita, esperienze, emozioni. Testa e cuore. Lacrime e buon umore.

E se il mondo di oggi è, purtroppo, di coloro che “non ci provano nemmeno – scrive Skoll - e nascondono la loro inadeguatezza, denigrando gli altri con sufficienza e aria di superiorità, gli Uomini che hanno deciso di vivere diversamente, quelli che non conoscono confini, spazi e tempo, sono già andati oltre, con la schiena sempre dritta. Per loro, che sono grandezza, esempio e slancio, questo mondo non basta!”.

SABATO 26 MAGGIO ORE 21
FESTA DEI RIBELLI E MUSICA CON SKOLL
dalle 19 apericena per tutti con piatti caldi
CASAGGì FIRENZE - VIA FRUSA 37

sabato 12 maggio 2012

FIRENZE HA RICORDATO SERGIO RAMELLI...



Come da tradizione Firenze ha ricordato Sergio Ramelli, giovane vittima dell’odio antifascista e della brutalità della violenza politica più cieca. E lo ha fatto nel migliore dei modi, assieme ai ragazzi di Casaggì e della Giovane Italia.

Una sala gremita, quella dell’Hotel Mediterraneo, affollata da gente di ogni età, con militanti di ogni generazione e semplici cittadini spinti dalla curiosità ad approfondire il clima degli anni di piombo attraverso la visione di “Milano Burning” e l’ascolto attento degli interventi di Paola Frassinetti, militante del FdG milanese assieme a Sergio ed oggi deputata; di Paolo Bussagli, regista dell’opera; di Achille Totaro, senatore e storica anima della destra fiorentina e di Francesco Torselli, consigliere comunale e fondatore di Casaggì.

Coinvolgente e a tratti commovente il documentario, realizzato grazie alla collaborazione dell’ex Ministro della Gioventù Giorgia Meloni e oggi veicolato in ogni città grazie all’impegno dei tanti attivisti e delle tante sigle che hanno raccolto il testimone ideale dell’impegno politico identitario e non conforme. Un viaggio nella memoria e nei racconti di chi, direttamente o indirettamente, ha vissuto uno dei più tragici episodi della storia italiana, un fatto di sangue frutto di una spietata logica omicida e di una lucida strategia di annientamento sistematico e premeditato dell’avversario politico, come nella prassi marxista. Una strategia che ha comunque, ancora, degli strascichi evidenti: nel filmato si mostrano i manifesti che, lo scorso anno, furono affissi fuori dalla sede di Casaggì, inneggianti proprio all’assassinio di Sergio. Gesti che lasciano sconcertati.

“Milano Burning” racconta la ricostruzione dei processi, le testimonianze dei vecchi amici di Sergio, dei suoi camerati, delle persone che lo hanno conosciuto e che hanno vissuto sulla propria pelle la tragedia del fanatismo di Avanguardia Operaia, che arriva a massacrare un diciottenne a colpi di chiave inglese senza neanche conoscerlo, solo perché aveva scritto un tema “scomodo” nel quale condannava le azioni omicide delle Brigate Rosse, che allora erano ancora considerate “sedicenti” e godevano di ottime coperture e di forti appoggi anche nelle alte sfere della società italiana.

Restano impresse le parole e lo sguardo di Anita Ramelli, madre di Sergio e donna dotata di una forza e di una dignità impagabili. Una donna che dopo aver subito l’assassinio del figlio sotto la finestra della propria camera è costretta a dover trasferire l’altro figlio lontano da Milano, perché minacciato di morte in quanto fratello di un fascista morto. Una donna costretta a subire, per anni e anni, telefonate minatorie e scritte sul portone, lettere anonime e spergiuri pubblici, nell’indifferenza e nell’omertà di quanti, in quegli anni, osservavano questo scempio in silenzio, perché impauriti dalla violenza dell’estrema sinistra. Quelli che da dietro le finestre osservavano ogni giorno, per anni, i subumani che andavano a gettare l’immondizia sul luogo del delitto, accanto ai fiori deposti dagli amici di Sergio, come spregio alla ragione e all’umanità, come ultima infamia di una sequela infinita di amenità. Una donna costretta a non veder neanche celebrare per intero il funerale del proprio figlio, perché “adunata sediziosa”, tra le cariche della polizia e la gente chiusa nei cellulari e portata in Questura senza motivo, solo perché presente ad un rito funebre che in quei giorni nessun parroco volle celebrare per paura delle ritorsioni antifasciste. Una donna che tuttavia non ha mai odiato, che non ha usato una sola parola di sproloquio, che non ha urlato, che ha parlato con la tranquillità e la forza d’animo di chi affronta la vita per come viene, senza paura.

Ed è così che va vissuto l’impegno politico, da ogni parte: con dignità e senza paura. Nella convinzione che le vie da percorre siano quelle dell’onore e non quelle dell’odio e della morte.