“AGGREDITI DUE STUDENTI DI AZIONE GIOVANI DA UNA TRENTINA DI AUTONOMI DEI COLLETTIVI AI LICEO “LEONARDO DA VINCI” DI FIRENZE. IL PRESIDE DELLA SCUOLA NON CONDANNA L’ACCADUTO, NONOSTANTE L’INTERVENTO DELLA POLIZIA.
Questa mattina due studenti di Azione Giovani vicini al centro sociale di destra “Casaggì Firenze” si sono recati presso il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Firenze, per un colloquio col Preside dell’Istituto. Il colloquio, chiesto a nome del movimento giovanile, aveva lo scopo di chiarire il fatto che, a causa di alcuni episodi di intolleranza già avvenuti nei giorni scorsi nella scuola, vi era l’impossibilità di svolgere ogni sorta di attività politica basata sul confronto e sulla libera espressione. Di tutta risposta, per non smentire ciò che i due studenti erano andati a dire, una trentina di attivisti dell’estrema sinistra appartenenti alla “Rete dei Collettivi” – radunatisi dopo essere venuti a conoscenza dell’appuntamento che i due militanti avevano col Preside e dell’argomento che sarebbe stato trattato in quella sede – hanno provato ad aggredire i nostri militanti. Un fatto grave, calcolando che molti di questi attivisti non erano studenti di quella scuola, ma erano appositamente lì per dare la caccia ai ragazzi di Azione Giovani. Ancora più grave, poi, la leggerezza col quale il Preside dell’Istituto ha sminuito la faccenda, mandando via i due ragazzi dall’ufficio e facendoli espellere dall’Istituto (fuori dal quale erano appostati i trenta “antifascisti”) dicendo loro che se non fossero venuti a dare volantini non sarebbe accaduto niente.
“E’ vergognoso – dichiara Francesco TORSELLI, Presidente Provinciale di Azione Giovani – Giovane Italia e Consigliere comunale del Pdl – che nel 2010 sia ancora presente un clima di intolleranza e di prevaricazione come quello che l’estrema sinistra sta mettendo in piedi”. “Negli ultimi giorni – prosegue TORSELLI – abbiamo dovuto assistere all’irruzione della “Rete dei Collettivi” nella Consulta Provinciale degli Studenti e al rinfocolarsi di un odio che non giova a nessuno, se non a chi, ormai privo di argomenti, necessita di utilizzare l’antifascismo militante come collante di aggregazione per tornare alla ribalta”. “Faremo tutto il possibile – conclude TORSELLI – affinché certi atti non si verifichino ancora e sia rispettato il diritto di espressione di tutti”.
“Quello di oggi – dichiara Marco SCATARZI, Responsabile di Casaggì Firenze – è un goffo tentativo di far ricorso alla violenza. Goffo, perché inefficace e attuato con la connivenza di quelle Istituzioni scolastiche che si intende combattere”. “Non ci stupisce per niente – conclude SCATARZI – il fatto che questi rigurgiti degli anni di piombo arrivino con il beneplacito e il silenzio-assenso di molti. Infondo la cosa grave non è tanto l’antifascismo militante in sé, al quale siamo ben abituati e dal quale sappiamo difenderci, ma l’appoggio che certe pratiche trovano in chi dovrebbe fare l’esatto contrario e garantire a tutti di fare politica”.
“Questa mattina – afferma Matteo CONTI, dirigente di Azione Studentesca e Azione Giovani – Giovane Italia – ero presente ai fatti. Nei giorni scorsi, in seguito ad un episodio simile nel quale avevamo notato un generale clima di indifferenza, decidemmo di richiedere un colloquio col Preside dell’Istituto, poi fissato – appunto – per oggi. Non appena giunto, assieme ad un altro militante che nei giorni scorsi era stato oggetto di minacce e di una tentata aggressione, troviamo un capannello di attivisti dei “centri sociali” pronti a non farci entrare. Una volta superata la loro barriera, hanno goffamente tentato di aggredirci fisicamente, senza ottenere esiti di nessun tipo e senza che rinunciassimo a fare ciò per il quale eravamo lì. Una volta ricevuti dal Preside – prosegue CONTI – abbiamo dovuto tristemente constatare che non era possibile nessun tipo di colloquio. Dopo pochi istanti, infatti, siamo stati invitati a lasciare l’ufficio e mandati fuori dalla scuola, dove i trenta “antifascisti” si erano appostati per attendere la nostra uscita. Nel frattempo è arrivata sul posto una volante della Polizia, chiamata dal personale dell’Istituto durante il parapiglia di pochi minuti prima. Gli agenti, grazie alla testimonianza di una bidella, hanno potuto constatare quel che era accaduto, mettendo fine alla bagarre di offese e minacce che stava andando in scena”. “E’ evidente – prosegue CONTI – che quello di oggi è un atto che saremo costretti a portare all’attenzione dell’Ufficio Scolastico e di chi potrà intervenire per far sì che in futuro non si ripetano simili situazioni”. “La destra giovanile rappresentata da Azione Giovani e Azione Studentesca è ormai una forza presente in ogni scuola e capace, come accaduto nello scorso mese di ottobre, di conquistare la maggioranza nella Consulta degli Studenti, risultando essere il primo movimento; tutto questo dà fastidio a chi ha egemonizzato quell’ambiente per sessant’anni. “Ovviamente – conclude CONTI – non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la guardia ma, anzi, intensificheremo le nostre attività culturali, politiche e metapolitiche nelle scuole e nelle facoltà fiorentine”.
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