martedì 24 novembre 2009

FIRENZE: AGGRESSIONE ANTIFASCISTA IN 50 CONTRO 2.

Che si parla di utili idioti è ormai assodato e lampante. Gente sola, triste, incapace di dialogare col presente e di immaginare un futuro che non abbia nemici e capri espiatori contro cui telecomandare menti deboli.

Il copione è il solito, quello che conosciamo bene: in cinquanta accerchiano due persone e, fatto il loro comodo, se ne vanno beati. Stavolta sono stati ancora più codardi del solito. Perchè, malgrado fossero in cinquanta, si sono pure tenuti a distanza lanciando uova, sassi e tutto quel che avevano a portata di mano, senza neanche provare a colpire. Scene di una tristezza cosmica.

E così, dopo le aggressioni pomeridiane alle sedi, gli incendi, le bombe e le minacce, siamo arrivati anche alla frittata. Questa ci mancava ma, visti i soggetti, sarebbe meglio dire che "siamo alla frutta".

Come risponderemo? Certe vigliaccate non meritano che una risposta politica. Militanza, presenza sul territorio e solidarietà. Si comincia da subito. E sabato tutti a Casaggì per la serata in tributo a Mishima con concerto e teatro. Alla faccia di questi subumani.

Riportiamo il comunicato diramato in giornata:

"Abbiamo superato ogni limite. Chi permette questi atti deve essere rimosso". Lo ha detto il consigliere di centro destra Francesco Torselli dopo che a suo dire "questa mattina due militanti di Azione Universitaria e del Centro Sociale di Destra “Casaggì” sono stati aggrediti nel chiostro della Facoltà di Lettere e Filosofia in Piazza Brunelleschi a Firenze mentre stavano effettuando una raccolta firme contro il malfunzionamento della segreteria studenti di via San Gallo" "Poco dopo le dieci del mattino - ha raccontato Torselli- un gruppo di studenti appartenenti all’area politica della sinistra antagonista hanno accerchiato i due ragazzi di destra prima insultandoli verbalmente e poi cercando di sottrarre loro il materiale di propaganda e quello necessario alla raccolta firme. Ad un certo punto gli studenti di sinistra hanno estratto dai loro zaini uova e sampietrini ed iniziato un lancio contro i due militanti di destra.

Gli attivisti dell’estrema sinistra, reduci dallo sgombero dello spazio occupato “400 colpi”, si sono poi diretti sotto alla Prefettura per un presidio di protesta contro le istituzioni locali. Sul luogo è poi intervenuta la Digos, seguita dalla Polizia Scientifica, mentre i due militanti hanno comunque proseguito il volantinaggio con ciò che restava del materiale informativo. Uno dei due ragazzi aggrediti è Jacopo Giannoni, dirigente della Giovane Italia e Consigliere di Facoltà proprio presso Lettere e Filosofia, il quale ha dichiarato: “ancora una volta abbiamo assistito in prima persona all’impossibilità di esprimerci democraticamente in una facoltà che dovrebbe essere l’emblema della tolleranza e dell’umanesimo. Dove è la Preside? Dove sono le istituzioni? Ancora una volta abbiamo subito i soprusi di una minoranza, ma malgrado ciò non ci fermeremo e continueremo a portare avanti le istanze degli studenti. E questa raccolta firme ne è grande dimostrazione in quanto, pur tra sassi e uova, molti studenti si sono comunque voluti avvicinare per firmare la petizione, fregandosene della situazione di tensione”.

Torselli ha poi reso noto che "Marco Scatarzi, responsabile del Centro Sociale di Destra “Casaggì” fa sapere che 'a chi ci provoca con aggressioni, vigliaccate e minacce rispondiamo con la militanza e la politica sul territorio. Sarebbe facile e inutile lasciarsi andare a ritorsioni e scontri frontali. Non cadremo nel tranello di chi vorrebbe trasformare una realtà attiva e alternativa in un facile capro espiatorio. Difenderemo come abbiamo sempre fatto i nostri spazi di aggregazione e di attivismo, ma senza abbassarci al livello di chi, per esistere, nutre la necessità di alzare muri e di rincorrere antagonismi inutili e superati dalla storia. Vogliono impedirci di dare un volantino? Ne daremo mille, perché è un nostro sacrosanto diritto'.

Per Giovanni Gandolfo, presidente di Azione Universitaria Firenze, si tratta “dell’ennesimo grave episodio di violenza ed intolleranza politica che va in scena nella Facoltà di Lettere ad opera dei soliti noti, che oltre a bivaccare e rendere una latrina un luogo che sarebbe adibito all'apprendimento e lo sviluppo del sapere, si dilettano nel tentativo vano di intimorire, chi fa il proprio dovere e cerca di affrontare i problemi degli studenti in maniera costruttiva."

Sull’argomento è intervenuto in maniera dura anche il consigliere Francesco Torselli, presidente provinciale della Giovane Italia, che "se la prende con chi dovrebbe garantire l’ordine ed il rispetto dei diritti degli studenti in facoltà: “questo grave episodio di intolleranza è l’ultimo di una serie che ormai non contiamo nemmeno più; la preside ed il personale tecnico dell’università dove sono mentre in Piazza Brunelleschi continuano ad essere violati i diritti alla libertà d’espressione degli studenti? Possibile che all’interno della Facoltà di lettere vi possano accedere elementi esterni e per giunta con dei sampietrini nello zaino? Senza contare i tossici, i barboni ed i vagabondi vari che quotidianamente affollano il chiostro di quello che dovrebbe essere un luogo di studi. A settembre ho chiesto all’assessore Cianfanelli un incontro con la preside di lettere ed il personale tecnico della facoltà – ha proseguito il consigliere del PdL – perché simili atti non si ripetessero, ma alle promesse dell’assessore non sono mai seguiti fatti concreti.

Se anche questa volta chi pratica la violenza come unico mezzo politico per propagandare ideologie morte e sepolte dalla storia resterà impunito inizierò a pensare che chi dovrebbe garantire l’ordine e la libertà in facoltà sia in realtà connivente o simpatizzante verso questi soggetti che poco hanno del militante politico e molto del delinquente comune”.

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