E venne Valle Giulia s’è imposto quale titolo all’originale La Spranga sui denti, nato alle prime ore del mattino e prima che si rendesse in libro. Provocatorio, irriverente, un po’ guascone. Non solo mazzate e teste vuote, però. Un ragazzaccio in camicia nera racconta la storia di un percorso di mani levate, di piazze e di scontri, di sentimenti e di idee. Oggi, dopo quarant’anni, ha la pretesa di essere ancora in cammino. Vagabondo.
La copertina, composizione e colori, fi ga intuizione e realizzazione di Marco Ruperto, rinnova la vanità d’essere là, a Valle Giulia, con quanto resta dell’asse di una panchina e la panchina prossima a spiccare il volo. Anni Sessanta, inquieti e preservati integri anche dopo, quando le giornate di Marzo si sono trasformate in autunno (caldo) e i colori intristiti (bombe e P38).
Atmosfere, parole, gesti. Quel mondo evidenziato nella presentazione da Luciano Lanna quale memoria gioiosa, libertaria (l’anarco-fascismo già caro a Brasillach), dissacrante. Voce di una generazione e non soltanto di personale vissuto. Il futuro diventa passato, sentieri sovente interrotti, porte divelte e sbattute in faccia d’altri e sulla propria. Se “entrammo nella vita dalla porta sbagliata”, sempre faccia al sole e in culo al mondo. Rifiuto d’ogni rendiconto. Zero alibi, zero rimpianti. Leggere per credere.
L'Autore: Mario Michele Merlino, docente di storia e filosofi a, autore con Rodolfo Sideri di: Inquieto novecento e Strade d’Europa. Sempre per le edizioni Settimo Sigillo ha tradotto I Poemi di Fresnes e scritto Ritratti in piedi. Nichilista, anticonformista, poeta, come il suo antenato prigioniero nella foresta di Brocéliande.
VENERDì 16 MARZO ORE 21
PRESENTAZIONE A CASAGGì
nel 44° anniversario della battaglia
DALLE 19 APERITIVO E CENA PER TUTTI
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