“A trent’anni esatti dalla bomba che dilaniò la Sala di Attesa di Seconda Classe della Stazione di Bologna, uccidendo 85 persone, il popolo italiano non conosce ancora né i nomi, né il mandante, di chi mise in scena il più grave attentato della storia del nostro paese. Restano solo tanti ‘colpevoli di comodo’ additati dal sistema come ‘mostri’ per coprire ed insabbiare chissà quale verità.
Mentre i Vigili del Fuoco e la Polizia scavavano ancora tra le macerie fumanti della stazione, in quel pomeriggio di trent’anni fa, l’allora Ministro degli Interni Francesco Cossiga, dichiarava frettolosamente alla televisione che la strage era stata organizzata dai ‘fascisti’ dando avvio ad una caccia alle streghe che ha portato all’esilio ed all’arresto di molti innocenti, solo successivamente scagionati.
Per la giustizia italiana, ancora oggi, i nomi degli organizzatori di quella strage sono quelli di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, mentre l’esecutore materiale dell’attentato è Luigi Ciavardini. Noi, ancora oggi, assieme a numerose altre persone, tra le quali anche importanti cariche dello Stato e della società civile, di destra come di sinistra, siamo sicuri che Valerio, Francesca e Luigi sono innocenti.
Quel due agosto del 1980 molti di noi non erano nati. Oggi siamo noi, italiani protagonisti del nostro tempo, che vogliamo verità e giustizia. Non ci accontentiamo delle commemorazioni. Non crediamo alle lapidi. Non ci accontentiamo di trincerarsi dietro agli ormai trent’anni che sono passati.
Questa notte abbiamo inscenato un’azione di ‘Flash Mob’ di fronte al Tribunale di Firenze, simbolo della giustizia nella nostra città, consegnando l’unico vero colpevole che fino ad oggi è stato trovato da chi ha indagato su questo infame capitolo della nostra storia: un fantasma, condannato perchè colpevole di comodo.
Trent’anni di silenzio e di falsi colpevoli non cancellano la volontà di giustizia del popolo italiano. Le 85 vittime di Bologna fino ad oggi sono state strumentalizzate da una parte politica per la loro propaganda, noi vogliamo che possano finalmente riposare in pace di fronte alla condanna dei veri responsabili di questa strage”.
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