mercoledì 25 aprile 2012

25 APRILE: OMAGGIO AI CADUTI DELLA RSI...





Anche quest'anno, come da sempre ogni 25 aprile, la Comunità umana e politica di Casaggì ha reso omaggio ai caduti della Repubblica Sociale Italiana al sacrario di Trespiano. Un'ottantina di ragazzi, inquadrati e in silenzio, hanno commemorato il sacrificio di quegli italiani che, indossando una divisa e combattendo per il tricolore, hanno cercato con grande dignità e immenso coraggio di riscattare l'onore perduto dopo l'8 di settembre del 1943. 

Hanno perso militarmente, ma hanno vinto la sfida più grande: quella di dimostrare al mondo che esisteva - e forse esiste ancora - un'Italia capace di sforzi eccezionali, fiera, impavida e lucidamente innamorata delle proprie tradizioni e della propria identità. Gesta, quelle di chi ha combattuto per lo spirito contro la materia, che in questo tempo di edonismo e di gingilli non sono minimamente compresi nella sua essenza, ma che restano comunque al centro della storia del nostro paese, piaccia o meno alle vulgate del buonismo. 

Con noi non c'erano gonfaloni e fasce tricolori, ma solo tanti ragazzi, qualche reduce e qualche consigliere locale, da sempre legato a questa storia. Non c'erano retoriche di facciata e pompose cerimonie: ci è bastato sentire, scandita nel vento, la preghiera del Legionario. Tutto il resto, poi, vive sulle gambe di chi può capire.

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DI SEGUITO RIPORTIAMO LA NOTA RILASCIATA ALLA STAMPA DA FRANCESCO TORSELLI E DALLA GIOVANE ITALIA, PRESENTI ALLA COMMEMORAZIONE DA NOI ORGANIZZATA:

25 APRILE, UNA DELEGAZIONE DI CASAGGÌ, GIOVANE ITALIA E PDL HA RESO
OMAGGIO AI CADUTI DELLA REPUBBLICA SOCIALE.

Questa mattina una delegazione composta da circa 80 militanti di Casaggì e della Giovane Italia, guidata dal Presidente cittadino, Marco Scatarzi e dal Presidente provinciale Alessandro Draghi, ha reso omaggio al sacrario dei caduti della Repubblica Sociale Italiana presso il cimitero di Trespiano.

Alla cerimonia hanno preso parte numerosi presidenti e dirigenti della Giovane Italia oltre ad alcuni dirigenti ed eletti del Popolo della Libertà, tra i quali il consigliere provinciale Piergiuseppe Massai ed i consiglieri comunali fiorentini Francesco Torselli e Jacopo Cellai, oltre a Marco Cellai storico esponente della destra politica fiorentina.

"Questa iniziativa - ha dichiarato il consigliere comunale Torselli - non deve essere letta né in maniera polemica, né tanto meno in maniera provocatoria, anzi, vuole essere un passo importante sulla strada della pacificazione nazionale".

"Troppo spesso, specie a ridosso di date importanti per la storia del nostro paese, come quella odierna, - ha proseguito l'esponente del PdL e dirigente nazionale della Giovane Italia - si sente abusare di questa espressione, ma cosa è stato fatto, in concreto per arrivare a costruire una vera e propria memoria condivisa? Poco o niente, visto che per arrivare alla pacificazione di questa ferita risalente a 70 anni fa, il primo passo dovrebbe essere quello di riconoscere che da entrambe le parti vi sono stati tanti ragazzi che si sono arruolati per servire la propria nazione, così come, sempre da entrambe le parti, si sono commesse violenze e crimini per troppo tempo taciuti".

"Chi riposa in quel sacrario, caduto a 16 anni o poco più, per una guerra ormai perduta, non può essere liquidato sommariamente come un criminale o un massacratore di ebrei, in molti di quei ragazzi è stato l'amore di patria e la voglia di riscattare l'onore perduto dalla propria nazione ad alimentare le scelte fatte. Purtroppo - ha concluso Torselli - anche quest'anno nessun ricordo è stato dedicato alla memoria dei "vinti" preferendo alimentare le solite polemiche tra chi vorrebbe la storia scritta a senso unico e chi non ha remore a strumentalizzare i caduti di una delle pagine più tristi della storia d'Italia per ritagliarsi un minimo di visibilità mediatica".

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