mercoledì 12 dicembre 2012

CASAGGì E MSN IN PROTESTA AL VOLTA-GOBETTI!




Firenze, Mercoledì 12 dicembre 2012

Questa mattina i militanti di Casaggì e del Movimento Studentesco Nazionale, la sigla che raccoglie gli studenti vicini al “centro sociale di destra” fiorentino, hanno effettuato un sit-in davanti all’istituto Volta-Gobetti. La manifestazione, perfettamente riuscita, aveva lo scopo di sensibilizzare il mondo studentesco sui tagli alla scuola pubblica, rivendicando chiaramente la volontà di schierarsi a difesa dei diritti di una generazione troppo spesso abbandonata. I militanti della destra giovanile hanno anche protestato contro la presenza, in diversi istituti, dell’amianto contaminato, che ancora non è stato rimosso dalle strutture, con buona pace della messa in sicurezza prevista per legge.

“Quella che stiamo portando avanti – spiega il portavoce fiorentino di Msn, Anthony La Mantia – è una protesta che ci vedrà protagonisti, scuola per scuola, di una mobilitazione costante e generazionale, fatta di partecipazione diretta e di proposte concrete”.

“Nonostante il freddo polare abbiamo scelto di essere presenti in tanti davanti ai nostri Istituti, con striscioni, bandiere e megafoni, perché siamo convinti che la svendita della scuola pubblica, che il governo tecnico ha solo amplificato, è un danno per tutta la Nazione. Viviamo una crisi che non è soltanto economica – prosegue La Mantia – ma affonda le radici nell’indifferenza e nell’apatia, nell’edonismo, nella concorrenzialità imposta che mercifica l’uomo e lo rende una macchina priva di stimoli, di tensioni e di sogni. Il nostro sit-in di questa mattina – prosegue il referente del Movimento Studentesco Nazionale – è un piccolo passo nella direzione di un impegno diffuso e di nuova volontà di riscatto della quale la nostra generazione deve assolutamente riappropriarsi”.

“Nei giorni scorsi – prosegue il portavoce di Msn – la giunta Renzi ha preferito utilizzare 40.000 euro per comperare cancelleria per gli uffici di Palazzo Vecchio, piuttosto che utilizzare quei fondi per smaltire l’amianto presente nelle scuole della città. Un fatto grave, che già ci ha visti impegnati nel corso della settimana con proteste, volantinaggi e affissione di striscioni”.

“Ci siamo e ci saremo ancora – conclude La Mantia – per ribadire in ogni scuola che esiste un’alternativa al deserto che ci circonda. E’ la nostra scuola, quella delle radici profonde dell’Europa, della memoria condivisa, dell’educazione volta alla creazione di Uomini, dell’identità nazionale, della lotta alla faziosità e all’incompetenza, del diritto al futuro e della voglia di sognare e di agire”.

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