giovedì 30 giugno 2011

ACCUSATI DI AVER DENUNCIATO FALSE AGGRESSIONI A MEZZO STAMPA. ECCO I REFERTI, ORA PRETENDIAMO LE SCUSE E LE SMENTITE.

ACCUSATI DI AVER DENUNCIATO FALSE AGGRESSIONI A MEZZO STAMPA.

LA REPLICA DI TORSELLI, SCATARZI E DRAGHI (PDL – GIOVANE ITALIA): “ESIGIAMO SCUSE IMMEDIATE DA CERTA STAMPA E SPIEGAZIONI DA CHI HA MESSO IN DUBBIO LE NOSTRE PAROLE”.

PARLA IL MILITANTE AGGREDITO.

Questa la nota diffusa da Francesco Torselli, Dirigente Nazionale della Giovane Italia e Consigliere Comunale del PDL a Firenze, Marco Scatarzi, Presidente Cittadino della Giovane Italia e Responsabile di Casaggì ed Alessandro Draghi, Presidente Provinciale della Giovane Italia e Consigliere Circoscrizionale del PDL:

“Apprendiamo con estremo stupore che la Questura di Firenze avrebbe diffuso una nota nella quale i sottoscritti sono accusati dei reati previsti dall’Art. 656 del Codice Penale, per aver diffuso notizie false e ad aver procurato così un allarme. Certa stampa ha immediatamente colto la palla al balzo diffondendo note intitolate ‘Spacciano dolore dente per conseguenza aggressione’ e ciò non può che renderci ulteriormente stupefatti. Anche perché, ad avvalorare ciò che abbiamo denunciato, e che peraltro ribadiamo, esiste un referto medico emesso dall’Ospedale di Santa Maria Nuova nel quale si parla, in maniera chiara, di ‘trauma contusivo mandibolare accidentale’ ed al quale viene assegnato un codice verde (documentazione allegata).

Pur non essendo, nessuno di noi, laureato in medicina, crediamo che la dicitura ‘trauma contusivo mandibolare accidentale’ difficilmente possa indicare un dente cariato.

Non riusciamo a capacitarsi dei motivi che avrebbero indotto la Questura di Firenze ad avviare dunque questo tipo di procedimento legale nei nostri confronti, visto che il ragazzo in questione è stato aggredito sotto casa, colpito con un pugno ad una mandibola e costretto a ricorrere al pronto soccorso. Gli aggressori, non riconosciuti dal nostro militante, prima e dopo averlo colpito, lo hanno apostrofato con frasi del tipo: ‘Fascista di Merda’ e ‘Bastardo Fascista’ e per questo abbiamo parlato di aggressione legata all’attività militante svolta dal ragazzo aggredito nelle file di Casaggì e della Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà.

E se ad oggi il ragazzo non ha ancora esposto una formale denuncia alla Polizia, è semplicemente perché non avendo riconosciuto i propri aggressori, sta valutando la necessità o meno di sporgere denuncia contro ignoti; del resto la legislazione italiana prevede un tempo di 90 giorni dal fatto accaduto per sporgere denuncia o meno.

Esigiamo da parte di tutti coloro che ci hanno mosso accuse infondate, mettendo in dubbio la nostra serietà, la nostra professionalità e soprattutto offendendo l’operato di quei ragazzi che, semplicemente per propagandare la propria fede politica, rischiano tutti i giorni aggressioni e ritorsioni, le scuse immediate, mentre da chi ha diffuso la notizia attendiamo di ricevere le adeguate spiegazioni.

Contro chi ha chiamato in causa i sottoscritti, accusandoli di essere dei millantatori e degli inventori di notizie false, valuteremo nei prossimi giorni quali vie legali intraprendere per tutelare la nostra immagine e quella dei movimenti e del partito a cui facciamo riferimento”.

Queste invece le parole di Manuele, 22 anni, militante della Giovane Italia e di Casaggì, aggredito il 21 giugno scorso di fronte alla propria abitazione:

“Il 21 giugno scorso, poco prima delle 15.30, come ogni giorno sono uscito dal portone di casa mia, in Via Santo Spirito, per andare a lavoro. Avevo le mani occupate dal manubrio della mia bicicletta che stavo spingendo lungo la strada, quando, all’improvviso mi sono visto sbucare di fronte tre ragazzotti che, a passo svelto, si sono diretti verso di me.

Giusto il tempo di alzare lo sguardo che uno di questi mi ha apostrofato con un: ‘Fascista di Merda’ e subito dopo mi ha mollato un pugno in piena faccia, all’altezza della mandibola destra.

Sono caduto a terra, sbattendo la testa sul sagrato e, mentre i tre ragazzi fuggivano, mi sono state rivolte altre offese, tutte a sfondo politico.

Dopo essermi rialzato, provando un fortissimo dolore alla mandibola, ho deciso di recarmi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, dove, alle 16.16 miè stato diagnosticato un trauma contusivo alla mandibola, dovuto a cause accidentali.

Dopo essere stato dimesso, ho informato dell’accaduto i responsabili del mio movimento, Marco Scatarzi e Alessandro Draghi, nonché  il Consigliere Comunale del PDL, Francesco Torselli, ai quali ho raccontato l’accaduto.

Oggi scopro che Francesco, Marco e Alessandro sarebbero stati denunciati (?) per diffusione di notizie false e che in realtà mi sarebbe stato diagnosticato soltanto un dente dolorante. E’ vero, dalle radiografie che mi sono state fatte, mi è stato anche detto di rivolgermi ad un dentista a causa di un problema riscontrato ad un dente – e non credo di dire chissà quale assurdità nel supporre che tale dolore potrebbe anche essere stato accentuato o risvegliato dal pugno subito – ma ciò non toglie che io, al pronto soccorso non ci sono certo andato per una carie!

Leggo anche, sul sito di un autorevole quotidiano fiorentino, che all’Ospedale di Santa Maria Nuova mi sarebbe stata diagnosticata un’infiammazione ad un dente e non un trauma contusivo. Mi chiedo se questa gente, prima di diffamare l’immagine e la credibilità altrui, si sia presa la briga di richiedere copia del mio referto, nel quale si legge bene la dicitura ‘trauma contusivo mandibolare accidentale’.

Sono allibito e sconcertato per quanto accaduto e mi auguro che chi ha diffuso queste accuse infondate abbia perlomeno il buon senso di smentirle, chiedendo scusa a Torselli, Draghi e Scatarzi”.



LA DIAGNOSI, A CONFERMA DELLA ANAMNESI, PARLA DI TRAUMA MANDIBOLARE:


lunedì 27 giugno 2011

FESTA IDENTITARIA A EMPOLI!


SANGRIA, COMUNITA', MUSICA, POLITICA, GIOVINEZZA.
La ciurma empolese saluta un anno di attivismo e di vita, di aggregazione e di traguardi.

GIOVEDì 30 GIUGNO DALLE 19
VIALE SAN MARTINO 8, EMPOLI
davanti alla stazione, presso la nuova sede

domenica 26 giugno 2011

ANCORA 2 AGGRESSIONI CONTRO CASAGGì. CHIEDIAMO INCONTRO AL SINDACO RENZI.

ANCORA DUE AGGRESSIONI CONTRO MILITANTI DI CASAGGÌ. TORSELLI DRAGHI E SCATARZI (PDL - GIOVANE ITALIA): "SIAMO STANCHI DI VEDERE I NOSTRI RAGAZZI TRATTATI COME BERSAGLI, CHI DI DOVERE INTERVENGA O LA SITUAZIONE POTREBBE DEGENERARE. CHIEDIAMO UN INCONTRO URGENTE COL SINDACO RENZI".

UNO DEI DUE RAGAZZI AGGREDITI HA RIPORTATO UNA LESIONE MANDIBOLARE, UN TRAUMA CRANICO E LA PERDITA DI UN DENTE.

"Negli ultimi giorni, complice probabilmente il caldo, si sono moltiplicati gli atti di idiozia verso i militanti di Casaggì e della Giovane Italia. Atti di violenza fini a se stessi, ma inseriti in una spirale preoccupante, che già da tempo abbiamo denunciato, e destinata a sfociare in una guerra per bande, se non arginata e contenuta preventivamente. Soltanto nell'ultima settimana un nostro militante è stato brutalmente aggredito di fronte alla propria abitazione, mentre ad un altro ragazzo, dopo essere stato seguito, è stato distrutto lo scooter". Questo quanto fanno sapere Marco Scatarzi, Alessandro Draghi e Francesco Torselli, responsabile di Casaggì e presidente cittadino della Giovane Italia il primo, consigliere circoscrizionale e presidente provinciale della Giovane Italia il secondo, consigliere comunale del PDL a Firenze e dirigente nazionale della Giovane Italia il terzo.

"Lo scorso martedì pomeriggio - raccontano Scatarzi, Draghi e Torselli - alle ore 15 circa, un nostro militante è stato aggredito mentre usciva di casa per andare a lavoro. Tre persone lo hanno riconosciuto, forse addirittura aspettato, e poi aggredito a calci e pugni procurandogli una lesione mandibolare, un trauma cranico e l’asportazione di un dente. Il tutto in mezzo ai passanti, totalmente indifferenti. Un atto grave e vigliacco, perpetrato per giunta da ultra-trentenni in sovrannumero, in pieno giorno e nel bel mezzo del centro storico fiorentino"."Ieri sera invece - proseguono i tre - un altro attivista di Casaggì è stato seguito da alcune persone, chiaramente appartenenti all’area antagonista, che gli hanno devastato il motorino, in piena sera e davanti ad un chiosco popolato da un migliaio di persone, che hanno osservato la scena con un cocktail in mano, senza proferire parola. 

In tutto questo, però, la nostra Comunità ha contato, solo negli ultimi giorni, una decina di fermi da parte di Polizia e Carabinieri talvolta appostati perfino fuori dalla nostra sede alle quattro del mattino, con l’intento di chiedere i documenti a qualunque persona provasse ad entrare o ad uscire dalla sede stessa". 

"Non ci stiamo lamentando - aggiungono Scatarzi, Draghi e Torselli - stiamo semplicemente denunciando una situazione paradossale, nella quale qualcuno ha scientificamente deciso di renderci la vita impossibile, nell’indifferenza di tutti e con l’avvallo di chi dovrebbe impedirlo. Vogliamo denunciare la vigliaccheria di chi non ha il coraggio di lottare a viso aperto e ricorre alle aggressioni in sovrannumero, agli inseguimenti notturni, agli agguati, agli assalti e ai volti coperti. Vogliamo denunciare il silenzio degli organi di informazione, che ci riservano le prime pagine solo quando esiste la remota possibilità di poterci dipingere come il “male assoluto”. Ed infine vogliamo denunciare l'indifferenza dei politicanti che non proferiscono parola perché difenderci sarebbe demodè e quella dei tanti che ci incoraggiano, ma poi restano sul divano di casa a guardarsi l’ultimo reality nel loro megaschermo al plasma".

"Ci chiediamo - proseguono ancora i tre dirigenti giovanili del PDL - che razza di città sia diventata Firenze, un tempo icona della tolleranza e del rispetto dei diritti, oggi terreno fertile per chi, sconfitto dalla storia, pensa di poter affermare ancora la propria ideologia tramite il ricorso alla violenza, alla vigliaccheria, al sopruso. Siamo stufi di una città nella quale chi ha senso di responsabilità paga anche le colpe di chi non ha regole".

"Ma questo giochino, sappiatelo, potrà durare ancora per poco. - concludono Scatarzi e Draghi - Perché se è vero che non siamo così stupidi da reagire, è altrettanto vero che non abbiamo nessuna voglia di essere il bersaglio di questi personaggi. Sia premura di tutti evitare che la pazienza si esaurisca e che la situazione degeneri in una guerra per bande che non gioverebbe a nessuno".

"Mi rivolgo al Sindaco Renzi - conclude invece Torselli - al quel chiedo ufficialmente un incontro con i militanti della Giovane Italia e di Casaggì. Non è pensabile che nella città che egli è chiamato a governare vi siano ragazzi che solo uscendo di casa rischiano di essere aggrediti in nome della propria fede politica; Renzi tenga presente che è sindaco anche loro".

martedì 21 giugno 2011

BUON SOLSTIZIO, CAMERATI.


Oggi è il 21 giugno, ricorrenza del solstizio d'estate. Un giorno speciale, che la nostra Comunità celebra ininterrottamente da decenni, generazione dopo generazione. Un momento di legami che si rinsaldano, di giovani e meno giovani che si incontrano, di storie che si intrecciano e si destini che si intersecano. 

Anno dopo anno, a chi varca quella soglia, bella e maledetta, viene raccontata l'importanza di questo rito, che affonda le radici nella Tradizione d'Europa, nella necessità di anteporre una dimensione verticale, guerriera e solare alla materialità del moderno, nella consapevolezza dell'organicità e dell'unicità di chi compone questa realtà umana e politica, laddove per politica non si intende soltanto una buona o mediocre preparazione all'amministrazione del territorio, ma anzitutto una visione del mondo che contempli dimensioni spirituali, simbologie, riti, miti, stile di vita, scelte, disciplina, cultura, comportamenti e pratiche quotidiane. 

Quest'oggi, un centinaio di persone, perlopiù ragazzi da poco avviati al percorso militante, si lasceranno alle spalle la frenesia della routine metropolitana, l'ansia del lavoro e dello studio, gli impegni in agenda, i cellulari che squillano, il cemento che ribolle e i clacson delle nostre strade caotiche e congestionate. Ascenderanno una piccola vetta, tra sentieri montani fatti di alberi e di rocce, si cucineranno un pasto tradizionale, veglieranno un fuoco per tutta la notte, suoneranno e canteranno dell'ottima musica, leggeranno dei bei libri, racconteranno ciò che hanno provato nell'affrontare un percorso di lotta e di superamento di sè, scherzeranno e alzeranno il gomito. Infine, nel rinnovarsi, saluteranno il sole nascente, in quella che per loro è la festa della Luce. 

Quella Luce, quest'anno, ha un senso particolare. Quello che si è concluso è stato un anno fantastico, avvincente e unico. Un anno di riscatto, di lotta dura, di militanza fatta col cuore. Ci siamo ritrovati, un anno fa, senza una sede. Ne abbiamo passate mille, trasformando un fondo dismesso da anni in un locale a cinque stelle, con mesi e mesi di lavoro, di sudore, di soldi tolti di tasca e di sacrifici fuori da ogni immaginazione per costruirci dentro una birreria, uno spazio cinema, una biblioteca, una libreria, una cucina e un magazzino. Abbiamo invaso Firenze di campagne, di manifesti, di volantini e di iniziative, annichilendo in termini di attivismo e di visibilità di strada il fronte comune creato da una trentina di realtà operanti nella galassia dell'antifascismo organizzato, la cui unica occupazione è quella di ammorbare la nostra gente, peraltro con risultati da cabaret. Abbiamo portato in piazza migliaia di persone, col tricolore in mano, per ricordare i martiri delle foibe. E lo stesso abbiamo fatto per ricordare Sergio Ramelli e i caduti della Rsi. Ci siamo spesi, scuola per scuola, promuovendo battaglie che hanno riscosso un successo inaspettato, moltiplicando letteralmente le nostre forze su tutto il territorio. Abbiamo aperto un circolo in ognuno dei 44 comuni della provincia di Firenze, lanciando la Giovane Italia come movimento identitario e militante, con tanto di sedi fisiche, nuove e fresche di inaugurazione, a Certaldo ed Empoli. Abbiamo lavorato sodo nelle istituzioni, con decine di interrogazioni, di mozioni e di interventi, molti dei quali a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e degli italiani indigenti. Ci siamo presentati, come Casaggì, alle elezioni universitarie, eleggendo col pieno di voti i nostri ragazzi ai  consigli di facoltà e ai corsi di laurea. Abbiamo tesserato migliaia di giovani e stiamo mettendo in piedi un progetto politico aperto anche ai meno giovani, affinchè la nuova Casaggì sia un cantiere in continuo movimento, trasversale, vivo e reattivo. 

Come da tutti i momenti difficili, abbiamo imparato a tener duro. Con umiltà, come si addice a chi si dona. Non c'è mai un'alba che arrivi senza aver prima attraversato una lunga notte. E stavolta aspettiamo solo di avere il sole in faccia. Crediamo, infondo, che ci spetti di diritto...

BUON SOLSTIZIO, CAMERATI.

giovedì 9 giugno 2011

UNA BARRICATA DI SOGNI!


Non è stato facile, economicamente e fisicamente: abbiamo cambiato le pavimentazioni, abbattuto e alzato una decina di pareti, fatto da capo l’impianto elettrico, quello idraulico e quello di condizionamento; abbiamo costruito la cucina – con scarichi ed elettrodomestici annessi – e il bagno; abbiamo costruito il pub, con un bancone professionale e tutto il necessario; abbiamo insonorizzato la struttura, cablato l’impianto audio, realizzato lo spazio cinema, gli uffici, il magazzino; abbiamo realizzato le stuccature, le rasature, le verniciature e le rifiniture di tutta la superficie; abbiamo realizzato le uscite di sicurezza, abbiamo arredato, lavorato il legno, tagliato il vetro, montato gli infissi. Insomma: abbiamo trasformato un fondo dismesso in un locale a cinque stelle, che per bellezza e funzionalità fa concorrenza ai migliori.

In silenzio, e con una costanza e una caparbietà da far impallidire, abbiamo costruito un sogno. Lo abbiamo fatto mattone su mattone, in senso metaforico e pratico, col contributo e la generosità di tutti quelli, giovani e non, che hanno messo mano al portafoglio o tolto ore al proprio mestiere per rendere tutto questo possibile. Gente che ha dimostrato coi fatti quanto la politica, quella vera, possa ancora muovere energie, realizzare barricate, produrre alternative, creare partecipazione dal basso.

Firenze avrà il suo primo spazio libero, da destra, totalmente autonomo e assolutamente libero: ospiterà Bogside Pub, punto di ritrovo e di ristoro dei circa duemila tesserati della Giovane Italia e delle sue strutture parallele; il cinecrew, spazio e laboratorio cinematografico con proiezioni settimanali a tema, creazione di filmati, scuola di regia; il centro librario “Bruno Cenci”, con migliaia di titoli non conformi, musica identitaria e abbigliamento ribelle; la biblioteca e lo spazio studentesco dotato di postazioni web gratuite, migliaia di libri, riviste storiche, archivio nazionale del Fronte della Gioventù e ripetizioni per studenti; lo sportello sociale per l’ascolto e il soccorso del cittadino con avvocati, commercialisti, sindacalisti e professionisti che daranno consulenze gratuite e creeranno un raccordo coi nostri eletti nelle istituzioni locali e nazionali; lo spazio per l’esposizione di mostre fotografiche e pittoriche; lo spazio per le conferenze; la cucina autogestita per realizzare cene, aperitivi e feste; il laboratorio musicale con lezioni private; quello artistico con corsi di pittura; quello informatico per apprendere l’utilizzo del pc e della grafica; quello letterario per approfondire autori sconosciuti; quello sportivo con corsi di autodifesa. A tutto ciò si uniscono le quotidiane forme di azione politica coordinate, tra gli altri, dalla Giovane Italia – Azione Giovani, Movimento Studentesco Nazionale e quelle personalità del Popolo della Libertà che hanno creduto nel nostro progetto. Sono all’ordine del giorno: riunioni, affissioni, volantinaggi, redazione di riviste e fanzine, e tutte quelle attività che ormai da anni sono portate avanti con costanza ed hanno prodotto storiche vittorie nelle scuole superiori, nelle università, nei consigli circoscrizionali e nei consigli comunali, nei luoghi di aggregazione e nelle strade, rompendo tabù un tempo inattaccabili.

Alla politica dei proclami, delle passeggiate televisive, dei talk show, delle parole al vento e dei cambi di casacca vogliamo contrapporre uno stile militante, vivo, attivo, coerente, reagente e caparbio che si conquista il terreno metro per metro, dialoga con le persone guardandole negli occhi, porta all’attenzione di tutti i problemi reali, si preoccupa di dare prima di ricevere e di fare prima di promettere, sacrifica soldi e tempo per affiggere un manifesto o dare un volantino, scende in piazza, grida ma pensa, protesta ma propone, offre progetti concreti, vive le proprie idee incarnandole nell’azione senza limitarsi a gridarle in uno slogan. Tutto questo c’è, e si chiama Casaggì. 

A BREVE, NON APPENA SARANNO TERMINATI I LAVORI, COMUNICHEREMO L’INDIRIZZO. UNA VOLTA ENTRATI E RIORGANIZZATI I TURNI QUOTIDIANI DI APERTURA, FINIREMO DI RITOCCARE IL TUTTO. IN AUTUNNO, PER I PRIMI DI OTTOBRE, E’ PREVISTA LA GRANDE INAUGURAZIONE. TUTTI PRONTI!